A Compiobbi 40 anni fa, nell’aprile 1971,

nasceva la rivista CA BALA’ ideata da tre Compiobbesi. In 10 anni usciranno 50 numeri pieni di umorismo grafico e di satira politica.

CA BALA’ s’ispira all’esperienza de «l’Asino», rivista di sinistra dei primi del ‘900, poi soppressa dal Fascismo. Ma dopo cinquanta anni di vuoto esce «CA BALA’».

La redazione è sempre stata a Compiobbi e Compiobbesi sono i fondatori:

Graziano Braschi, Berlinghiero Buonarroti e Paolo della Bella.

Quelli di «CA BALA’» usano l’HUMOUR come arma politica. Danno la parola alla rabbia intellettuale, all’UTOPIA e all’immaginazione surreale, per una diversa qualità della vita.

«CA BALA’» avrà riconoscimenti come rivista di impegno sociale da scrittori come Umberto Eco, Cesare Zavattini e Adolfo Chiesa. Avrà una tiratura bassa ma sarà diffusa in tutto il mondo. Considerata dai critici come «la madre di tutte le esperienze di satira» italiane che seguiranno, anticipando di ben 7 anni il famoso «il Male». Oltre ai fondatori vi collaboreranno i disegnatori: Giuliano, Presciutti, Contemori, Chiappori, Max Capa, Olivieri, Calvano, Bovarini, Mellana, Rauch, Bonaretti, Malfatti, e i disegnatori spagnoli della rivista «Hermano Lobo».

 

IL SIMBOLO DI CA BALA’