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Una visione quasi irreale dell'Arno in tenuta invernale, con pelliccia di ghiaccio e manicotti di neve, è stata qui immortalata, quasi certamente, dal nostro Aldo Casini alla fine degli anni '30. La totale mancanza di presenza umana ci trasmette un'insolita atmosfera di abbandono, tanto da farlo sembrare un paesaggio di cartapesta. Eppure il barchetto è lì, caldo caldo, reduce da un'attività appena sospesa. Sullo sfondo, oltre ai 4 archi, che sorreggono la drogheria bar di «Gino la guardia» che nel dopoguerra sarà sostituita dalla Macelleria Nocchi, si vede la costruzione, interrotta per il maltempo, di quella che sarà la nuova sede del retificio Innocenti. Verrà distrutta da un bombardamento poco dopo l'inaugurazione. [Foto per la cortesia di Carlo Martelloni e di Paolo Casini]
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